Consiglio con riserva. Ecco perchè:
The Wanderer presenta una peculiarità già incontrata in altre produzioni che hanno per protagonista indiscusso la creatura di Frankeinstein, elemento di forza e al tempo stesso di debolezza: avere una trama basata su un best-seller. L'elemento narrativo è forte e potente, al punto di fagocitare e asservire tutto il resto. La grafica e le musiche divengono le strutture e le colonne della narrazione e dell'impatto emotivo che dovrà travolgere lo spettatore/giocatore. Il gameplay scompare, viene sacrificato quasi del tutto in favore del ritmo narrativo che quindi non subisce quasi momenti di staticità. A conti fatti siamo più in presenza di una visual novel tipo "The 39 Steps" con in più qualche leggerissima deviazione dalla trama originale e più di un finale. Il comparto grafico e sonoro è di altissima qualità, così come l'esperienza emotiva, e rendono "The Wander" un piccolo diamante purtroppo rimasto allo stato grezzo a causa del gameplay, utile allo scopo di sicuro, ma banalee poco appagante.