The Vanishing of Ethan Carter si apre con l'arrivo a Red Creek del detective del soprannaturale Paul Prospero in seguito alla richiesta di aiuto di Ethan Carter, un ragazzino la cui famiglia a suo dire si sta comportando in modo strano.
Il giocatore, impersonando Paul Prospero, avrà il compito di risolvere il mistero della scomparsa di Ethan raccogliendo indizi e risolvendo gli enigmi che incontrerà sul suo cammino, ricorrendo spesso a poteri paranormali per ricostruire gli oscuri eventi avvenuti a Red Creek.



Nonostante non vanti di un gameplay eccezionalmente vario o innovativo, ma che anzi si avvicina a quello di titoli controversi (come Gone Home o Dear Esther, alcuni tra i famigerati "walking simulator"), The Vanishing of Ethan Carter è decisamente un gioco unico. Gli sviluppatori hanno fatto un lavoro eccellente nel rendere l'atmosfera di Red Creek misteriosa, surreale e onirica.
Anche le meccaniche di interazione con l'ambiente e di "indagine" pescano a piene mani da titoli già esistenti (mi ha ricordato molto Murdered: Soul Suspect), ma questo non lo rende meno interessante.
I dialoghi e i vari brandelli di informazione sapientemente sparsi per tutta l'area di gioco mi hanno tenuto incollato alla tastiera fino alla fine, che ahimè arriva davvero troppo in fretta.



Utilizzando la tecnica della fotogrammetria, gli sviluppatori sono riusciti a creare una grafica straordinaria per il gioco, al limite del fotorealismo, il tutto ottimizzato alla perfezione per dare il massimo anche su sistemi non troppo recenti.



Il doppiaggio lascia un po' a desiderare, ma la colonna sonora del gioco si adatta perfettamente all'atmosfera e all'ambiente, con temi malinconici per le fasi di esplorazione e concitati per quelle più frenetiche.
Posso tranquillamente affermare che è una delle poche colonne sonore che sono felice di aver acquistato.



Pur non essendo il gioco più innovativo del secolo, The Vanishing of Ethan Carter mi ha affascinato.
La presentazione è perfetta sotto quasi ogni punto di vista, ma quello che mi ha colpito di più è senz'altro l'atmosfera generale: come tanti sento da sempre la mancanza di un gioco che ricalchi le tematiche di Lovecraft e Poe, e pur non facendone i temi principali The Vanishing of Ethan Carter ci riesce sorprendentemente bene.
Il risultato è un gioco in cui ogni parte funziona alla perfezione con le altre, rendendolo di conseguenza maggiore della loro somma: ad esempio il lago, onnipresente e maestoso, si sposa perfettamente con la traccia che parte mentre si cammina sulle sue rive, e incute ancor più timore reverenziale leggendo i vari indizi sparsi per il luogo.
Il rapporto longevità/prezzo e il valore di rigiocabilità pressoché pari allo zero rappresentano il vero punto a sfavore del gioco, con circa 4 ore di gioco per 20 Euro di prezzo consigliato. Con uno sconto anche lieve, comunque, non esiterei a prenderlo.
In definitiva The Vanishing of Ethan Carter è un gioco che consiglio assolutamente, specialmente a chi è in cerca di una storia interessante.