1 - Noi vogliamo cantare l'amor della strategia, l'abitudine al respawn e alla temerità.
2 - Il coraggio, l'intelligenza, la malizia, saranno elementi essenziali del nostro gioco.
3 - Il videogioco esaltò fino ad oggi la superficialità penosa, il casual ed il sonno. Noi vogliamo esaltare la stretta aggressiva sul joystick, l'insonnia febbrile fino alle 7 di mattina, la mossa vincente dopo lunga pena, e il salto tempisticamente perfetto che ti fa passare in mezzo a due fila di martelli di Bowser al mondo 8, per spedirlo nell'inferno bruciante e ribollente di lapilli che eternamente attende.
4 - Noi affermiamo che la magnificenza del mondo si è arricchita di una bellezza nuova; la bellezza della tastiera e del mouse. Un mouse in corsa adorno di pulsanti per la regolazione dei DPI... una tastiera urlante, che sembra premuta da una mitraglia, è più bella del testimone di una staffetta e dello sforzo di un alzatore di pesi.
5 - Noi vogliamo inneggiare all'uomo che tiene il joystick, il cui cavo ideale attraversa la scrivania senza tirare, lanciato a corsa, esso pure, nell'orbita del world record in uno speedrun, facendolo stridere nelle profondità della classifica.
6 - Bisogna che il videogiocatore si prodighi con ardore, sfarzo e munificenza, per aumentare l'entusiastico fervore dei programmatori, purché alimentino questa ruota lanciata dal colmo dell'ingegno umano... Che inarrestabile coinvolga le vite di chi incontra, riducendole a un ammasso di achievement e lotte di clan.
7 - Non v'è più bellezza se non nella lotta. Nessuna opera che non abbia un carattere aggressivo può essere un capolavoro. Il videogioco deve essere concepito come un violento assalto contro le forze ignote, per ridurle a prostrarsi davanti all'uomo.
8 - Noi siamo sul promontorio estremo dei secoli!... Perché dovremmo guardarci alle spalle, se vogliamo sfondare le misteriose porte dell'impossibile? Il Tempo e lo Spazio morirono ieri. Noi viviamo già nell'assoluto, poiché abbiamo creato l'eterno virtuale onnipresente.
9 - Noi vogliamo glorificare il videogioco - solo igiene del mondo da percorsi professionali oppressivi - la pigrizia, la proprietà intellettuale, il gesto distruttore dei cracker, l'esplosivo genio distorsore dei modders, i validi stream a cui ci si iscrive e il disprezzo dei DRM.
10 - Noi vogliamo distruggere le palestre, le piste ciclabili, le discoteche d'ogni specie, e combattere contro il moralismo dei TG, il buonismo del MOIGE e contro ogni viltà opportunistica e utilitaria dei DLC.
11 - Noi canteremo le grandi folle agitate dalla sfida, dalla vittoria o dal crash del loro router: canteremo le maree multicolori e polifoniche delle rivoluzioni nei siti di indie gaming moderni; canteremo il vibrante fervore notturno dei server e dei forum, incendiati da violenti flame; I nodi della dorsale ingordi, divoratori di pacchetti TCP/IP che fumano; la rete internet appesa alle nuvole per i contorti fili dei pali del telefono; i tunnel VPN e SSH simili a gyarados giganti che scavalcano ragnatele estese oceani, balenanti al sole con un luccichio di scaglie; i programmatori avventurosi che fiutano l'orizzonte col loro codice indemoniato, e i monitor dall'ampio schermo, che scalpitano sulle scrivanie, come enormi cavalli di plastica imbrigliati di cavi, e il ronzio assordante dei dissipatori, la cui elica garrisce nel case come un maglio pneumatico e sembra trapanare come un operaio accecato dall'odio per l'ora di straordinario.

È dall'Ossola che noi lanciamo per il mondo questo nostro manifesto di violenza travolgente e incendiaria col quale fondiamo oggi il gruppo "Ossolani Maledettamente Pro", perché vogliamo liberare questo paese dalla sua fetida cancrena di accumulatori di achievement, venditori di computer baracca, di consolari e di nabbacci cani. Già per troppo tempo l'Ossola è stata una congrega di imbecilli esaltatori del joystick per gli FPS. Noi vogliamo liberarla dalle innumerevoli console che la coprono tutta di cimiteri.