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114.6 hrs on record (63.4 hrs at review time)
I can dress as a death korps using a ogryn 9/10

Also the game is fun and far from the disaster it was at launch
Posted October 5, 2023.
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7 people found this review helpful
1 person found this review funny
1.7 hrs on record
Come riassumere questo videogioco? Comparto tecnico accettabile (nonostante compenetrazioni e animazioni legnose), comparto sonoro appena sufficiente, storia generica e scontata, protagonista anonimo, gameplay legnoso e poco curato, grado di sfida assente, atmosfera mal costruita e poco longevo. Non vale neanche i 2 euro che ho speso per acquistarlo. Un pessimo indie che copia male da altri titoli più riusciti come Outlast e Condamned.
Posted June 24, 2017.
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5 people found this review helpful
15.9 hrs on record
"It is not my way to abandon friends in the face of danger.. and much less so, great-hearted friends who be me to leave them."

Lord of the Rings: War in the North è un gioco tutt'altro che perfetto: il gameplay è divertente e immediato, strutturalmente molto familiare per chi conosce il genere: uccidi i nemici, recuperi loot, avanzi di livello, compri armi/armature, tutto estremamente classico. Quello che purtroppo affligge questo titolo è la ripetitività. La trama e le missioni si svolgono linearmente, ogni scenario simula, non troppo bene, un mondo aperto, anche perché avremo davvero poca libertà di esplorazione: si cammina prevalentemente lungo dei binari, con qualche deviazione o strada alternativa dove sono nascosti tesori o i segreti. Graficamente limitato, molte texture in bassa risoluzione, modelli poligonali poco curati, animazioni appena sufficienti, qualche scorcio interessante e una buona regia durante le cutscenes. Anche il sonoro non riesce ad essere pienamente adeguato: il labiale molto spesso è fuori sincro e alcuni personaggi sono doppiati dallo stesso doppiatore durante una stessa scena, il che crea non poca confusione. Gli effetti sonori e le musiche svolgono discretamente il loro compito, cercando di imitare il capolavoro cinematografico della trilogia de Il Signore degli Anelli. La storia, seppur nulla di così originale, intrattiene bene. Alcuni personaggi secondari sono sorprendentemente scritti bene e ti ci affezioni, uno fra tutti: Beleram. Il gioco si attesta sulle 10 ore giocandolo tutto d'un fiato. Lo consiglio, con riserva: se siete fan di LOTR, passerete sopra i tanti difetti del gioco, in caso contrario, compratelo SOLO se siete davvero fan sfegatati del genere e avete qualche euro da buttare.
Posted May 4, 2017. Last edited May 4, 2017.
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6 people found this review helpful
68.4 hrs on record (67.8 hrs at review time)
"The death of a King is the triumph of chaos, civil war, famine, fear among common folk, a time of disdain. That is the only reason Henselt remains alive and Kaedwen grows stronger: thousands of kaedwenis live better lives because their ruler is an amoral, ruthless ♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥ who stands above the law."

The Witcher 2, come il suo predecessore, ci catapulta immediatamente nel vivo della storia: sventato l'attentato da parte di un assassino, uno strigo secondo l'autopsia condotta in segreto (per non screditare ulteriormente il nome dei Witcher) da Triss, nostra fidata alleata e compagna di vita, Geralt di Rivia si ritrova al fianco di Re Foltest nell’inusuale veste di guardia del corpo personale. Il Re di Temeria è impegnato nell’assedio del castello di La Valette, occupato da baroni dissidenti la cui speranza è sfruttare i figli illegittimi del sovrano per insidiare una nuova linea dinastica. Ci verranno mostrare, durante il prologo, le fasi più importanti, in un susseguirsi di scene mozzafiato, fino ad arrivare alla torre dov’è custodita la prole tanto contesa. Purtroppo per il Lupo Bianco, Foltest viene sgozzato e la colpa ricadrà su di lui. Geralt riesce a fuggire dalle segrete di La Valette grazie all’intercessione di Vernon Roche, capo della squadra creata da Foltest per la soppressione dei non-umani. Desideroso di ripulire il proprio nome, il Witcher parte per scovare Letho, il regicida. La CD Projekt Red, anche questa volta, è riuscita a crare un'intreccio narrativo solido e coerente, nel quale s'alterneranno lotte di potere fratricide, subdole macchinazioni ed una immancabile carrellata di tradimenti. Il tutto concorrerà a delineare quella che è la trama. Il livello di profondità al quale arriveranno le nostre scelte andrà ben al di là del semplice "buono" o "cattivo", determinando più che un giudizio morale sul protagonista le modalità con cui gli altri vi si interfacceranno. Una struttura tanto complessa ed articolata non poteva essere sprovvista di un corredo di personaggi altrettanto complesso: ogni personaggio interagibile sarà ben caratterizzato e aggiungerà un tassello a quell'ernome quadro che compone l'universo creato da Andrzej Sapkowski. Altrettanto curato è il comparto grafico, esteticamente mozzafiato, in grado di regalare un'esperienza visiva complessivamente molto positiva. Alcuni problemi, purtroppo, rimangono, come il riciclaggio dei modelli dei volti per gli NPC. Anche il comparto sonoro fa la sua parte. La colonna sonora riesce sia a fare da sfondo ai momenti più importanti, mantenendo altissima la tensione, sia ad accompagnare i momenti più toccanti della storia. Le campionature ambientali immergono coerentemente il giocatore nella natura ed il doppiaggio inglese, veramente magistrale, mantiene la narrazione all'interno dei canoni hollywoodiani che le competono. In ultimo, ma non per importanza, il gameplay: ad affiancare con sorprendente maestria l'immediatezza di un action puro possiamo ancora apprezzare e godere di una produzione ruolistica profonda e appagante. Alchimia, customizzazione di oggetti e personaggio, equipaggiamento, segni, potenziamenti, abilità, tutto può tornarci utile, se vogliamo, ed è proprio questo il punto di forza di questo capitolo rispetto al predecessore: la possibilità di affronatare il gioco come meglio si preferisce. Personalmente, è stato fatto un enorme passo in avanti.
Concludendo: The Witcher 2 è entrato di diritto nella mia personalissima classifica dei giochi preferiti. CD Projekt ha saputo sopperire ai difetti e agli aspetti discutibili del primo capitolo migliorando ogni aspetto possibile. The Witcher 2 è un trionfo di ruolismo, coadiuvato da una trama di altissimo livello, un gameplay profondo e appagante, un protagonista carismatico e un universo narrativo tutto da scoprire, insomma, quanto basta per consigliarne vivamente l'acquisto e rinnovare gli elogi per una software house che meritatamente s'è imposta come punta di diamante per questo genere e che ha dimostrato la passione che ci mette nel sviluppare questa serie.
Posted April 5, 2017.
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3 people found this review helpful
3.5 hrs on record
Non potevo farmi sfuggire questa ghiotta occasione di provare Street Fighter V ed eccomi qui a parlare delle mie sensazioni a caldo. Non voglio soffermarmi troppo sul gioco in sé, perché l'esperienza che ci propone questa Beta è molto limitata, nonostante ci sia data la libertà di provare molti personaggi. Il vero tiro mancino è la mancanza della modalità allenamento, ma andiamo con ordine: il gioco l'ho giocato ad impostazioni alte e non né ho risentito in termini di fluidità. 60 fps costanti, tranne in alcune situazioni che non saprei veramente spiegarmi, complice anche la connessione instabile di alcune partite. Le animazioni e la grafica sono qualcosa di spettacolare: la CAPCOM non poteva sbagliare, è la Maestra in questo campo e di conseguenza ho potuto godere di un comparto tecnico fumettoso, colorato e rifinito (e soggettivamente parlando io lo adoro) mentre le animazioni sono uno spettacolo visivo. Se sei sufficientemente bravo, potrai assistere a vere e proprie coreografie del cinema di arti marziali (io purtroppo non sono ancora così bravo quindi le ho solo buscate, però almeno mi sono goduto un bello spettacolo). Il gameplay è stato reso più accessibile: per chi, come me, ha già familiarità con Street Fighter, si abituerà presto alle combo e alle mosse. Il V-system riesce a dare una ventata d'aria fresca al titolo, conferendogli una maggiore profondità, a scapito magari della pulizia esecutiva delle mosse. Io non l'ho trovata affatto male come trovata, anzi, durante gli scontri bisogna studiare bene una strategia per non sprecare le abilità del V-system, indispensabili contro certi avversari. I tempi d'attesa sono irrisori, dagli 1 ai 3 minuti massimo. Tirando le somme: divertente, adrenalinico, spettacolare, un roster massiccio, io non saprei cos'altro dirvi se non di provarlo ASSOLUTAMENTE.
Posted March 31, 2017. Last edited March 31, 2017.
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5 people found this review helpful
126.3 hrs on record (123.0 hrs at review time)
"A fairy tail.. In a world dominated by scorn and meanness, a world full of bandits and murderers, true love can still work wonders. Lost causes are worth a struggle."

The Witcher è un videogioco action RPG sviluppato dal team polacco CD Projekt RED e distribuito da Atari. La vastissima miniera d'oro che compone l'epopea letteraria di Geralt ha fatto la fortuna di questa serie. La storia, infatti, è il collante di tutto questo primo capitolo. L'incipit è molto semplice e si attiene a un canovaccio ormai classico per i giochi di ruolo, ma che ci permetterà di goderne a pieno in termini di immersività. A cavallo di una guerra conclusasi da poco, ci troviamo catapultati in questo mondo dominato da povertà, discriminazioni, ingiustizie sociali e giochi politici. Noi vestiremo i panni di Geralt di Rivia, un witcher, un uomo che si è sottoposto ed è sopravvissuto alla Prova delle Erbe: in parole povere, un rituale che consiste nell'assunzione di speciali e pericolosi ingredienti alchemici che colpiscono il sistema nervoso, ma che, al termine di esso, garantisce capacità fisiche sovrumane a scapito però della propria fertilità. I witcher sono apolitici e super partes il ché, in un mondo fortemente politicizzato, risultano particolarmente scomodi. Anche l'opinione del popolo non è poi così generosa: un witcher, per la sua particolare condizione di “uomo che non è più un uomo” è trattato come un qualcosa da evitare e, se possibile, da ghettizare. Il paradosso si viene a creare quando veniamo a conoscenza della loro necessità, perché sono loro i professionisti nella caccia ai mostri, ma col tempo la figura dello strigo, nella sua sovrannaturale particolarità, ha destato nel cuore della gente una serie di sentimenti ostili che hanno portato, ben più di una volta, a situazioni di pura violenza. Un esempio fu quando Kaer Morhen fu attaccata da un manipolo di persone che, sulla guida di un mago, e infervorate dai contenuti del libro “Monstrum, o ritratto di un witcher” penetrò nella fortezza compiendo una strage. Molti witcher, nonostante i servizi offerti, sono stati perseguitati e pubblicamente uccisi, portando i membri attivi a poche decine di sopravvissuti. Aggiungete anche al tutto il fatto che un witcher, per sua stessa ammissione, è un professionista e che molto raramente fa qualcosa in cambio di nulla: questo non fa che accentuare odio nel cuore della gente che vorrebbe invece i servizi dello strigo gratuitamente. Per tutte queste "cordiali" ragioni, Geralt non è un personaggio scontato. Si ritrova, suo malgrado, senza memoria e con una responsabilità enorme sulle spalle. E' proprio per questo che riusciremo rapidamente a simpatizzare per lui: non solo perché è un personaggio tutto d'un pezzo, un vero duro, rude, carismatico e con un animo romantico (non nel senso letterale del termine), ma anche perché ci verrà chiesto di compiere delle scelte morali importanti che ci faciliteranno l'immedesimazione e la comprensione della sua introspettività. Inoltre, il gioco affronta tematiche importanti, senza peli sulla lingua, in modo diretto ed esplicito, e le situazioni in cui ci imbatteremo sapranno colpirci in tutti i sensi. Dal punto di vista tecnico, ci troviamo di fronte ad un titolo limitato, ma che riesce a regalare scorci artisticamente sorprendenti. Le ambientazioni, evocative e geograficamente ben caratterizzate, a colpo d'occhio lasciano una buona impressione complessiva, grazie anche ad un'atmosfera molto riuscita, con una tinta dark fantasy molto marcata. I modelli dei nemici/mostri sono ben distinti e ispirati, mentre per la maggior parte degli NPC viene impiegato lo stesso modello e perciò troveremo sparsi per il mondo di gioco parecchi cloni, il che stona parecchio. Le animazioni sono gradevoli, fluide e credibili. Il comparto sonoro soffre lievemente di un doppiaggio non troppo riuscito. In lingua inglese il lavoro svolto risulta convincente mentre il doppiaggio italiano presenta una recitazione poco attenta e un eccessivo riutilizzo dei medesimi. La colonna sonora invece è impeccabilmente coinvolgente ed emozionante, sopratutto durante le boss fight. Concludo con le note dolenti: il gameplay. Le azioni, le animazioni e la progressione del personaggio sono appena abbozzate. Ci troveremo "costretti" a vagare in cerca di libri e ingredienti alchemici perché sarà l'unico elemento che regala profondità al titolo. Studiarsi i punti deboli dei mostri, quali pozioni assumere, controllare la tossicità, usare a proprio vantaggio le abilità magiche è molto divertente e gratificante. Gli appassionati dei giochi di ruolo ci sguazzeranno, mentre i giocatori abituati all'immediatezza, troveranno questo titolo difficile da portare a termine, se non impossibile.

The Witcher è un'avventura appassionante, coinvolgente ed appagante. Io lo consiglio a tutti perché resta un titolo che, aldilà dei propri gusti, va provato.
Posted March 16, 2017. Last edited March 16, 2017.
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7 people found this review helpful
3.6 hrs on record (2.2 hrs at review time)
Non sempre, quando termino un videogioco, scelgo di "recensirlo", o di parlarne, perché ammetto di ignorare spesso alcuni difetti, anche gravi, premiando di più l'esperienza, i personaggi e la storia. Ero molto combattuto anche su questo, ma poi alla fine mi sono deciso e mi son detto: "Al diavolo, questo titolo dev'essere giocato!". Stavolta però non strutturerò la recesione descrivendo, per punti, i pregi e i difetti. Questa volta racconterò, il più sinteticamente possibile, cosa vuole rappresentare questo titolo, senza rovinarvi la sorpresa di scoprirlo, anche nei suoi limiti. L'incipit è molto semplice: ci risvegliamo da quello che sembra a tutti gli effetti un incubo, di quelli che provocano un tuffo al cuore e sudori freddi. Camminiamo lungo tortuosi corridoi bui, oscurati da una strana coltre nera, rappresentata stilisticamente da un tratteggio nero molto marcato, senza un'apparente meta, eppure, intuiamo fin da subito che qualcosa, o per meglio dire, qualcuno ci sta perseguitando e noi dobbiamo sfuggirgli. L'esperienza di gioco si basa principalmente sulle sensazioni e sull'interpretazione: durante tutta la durata del gioco, ci sentiremo vulnerabili, confusi, angosciati, storditi e, mentre cercheremo di dare un senso a quello che ci viene mostrato, la labirintica mente del nostro protagonista ci disorienterà per condurci nuovamente fuori strada. La storia non viene raccontata mai fino in fondo. Non sapremo mai cosa affligge il protagonista e probabilmente lo stesso sviluppatore ha voluto lasciare in sospeso la questione: del resto, il dolore di una persona non lo si può comprendere mai fino in fondo. Più scendiamo in profondità, più ci rendiamo conto che non c'è via di fuga. Una voce ci bisbiglierà all'orecchio "Wake up", e forse, sarà proprio il nostro risveglio a condannarci ad un nuovo incubo, la realtà.
Non posso consigliarlo a tutti, chiaramente. Ci sono molte limitazioni ma, se saprete lasciarvi andare, qualunque sia la vostra strada, vi lascerà segnati.
Posted March 1, 2017. Last edited March 1, 2017.
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3 people found this review helpful
139.5 hrs on record (95.8 hrs at review time)
"Now the world can see you for what you truly are. A legend laid bare. Powerless. Human. Afraid."

PROS:
E' d'obbligo iniziare parlando della Batmobile, unica, a mio avviso, vera e sostanziale novità della serie Arkham. Esteticamente mozzafiato, inizialmente un po' difficile da pilotare ma non appena ci avrete fatto pratica, diventerà uno spettacolo guidarla e utilizzarla per difendersi dalla milizia nemica.

Dal punto di vista grafico, a mani basse posso gridare al miracolo. Già i capitoli precedenti toccavano vette di pulizia e resa estetica incredibili, ma con questo capitolo si sono davvero superati. Gotham, sia a colpo d'occhio che con attenzione, è curata in ogni dettaglio ed è un piacere esplorarla. Lo stesso vale per la modellazione dei personaggi: dalla mimica facciale dei volti davvero credibile, alle animazioni, fluide ed esaltanti.

Il gameplay è come sempre solido e divertente, con qualche piccola aggiunta come il KO Terrore o nuove mosse per concatenare i colpi, senza contare l'aggiunta di alcuni gadget utili sopratutto nelle sfide predatore.

Non da meno è il comparto sonoro, assolutamente eccezionale la colonna sonora, capace di emozionare, specialmente chi è fan di Batman come il sottoscritto, con effetti sonori credibili ed immersivi.

Una nota di merito speciale al doppiaggio e ai doppiatori, provenienti dalla mitica serie degli anni '90, che fanno sempre un ottimo lavoro.

CONS:
Il livello di difficoltà è notevolmente calato. La varietà negli attacchi avversari certo non manca, ma la nuova tuta e le nuove mosse fanno sempre partire il giocatore in discreto vantaggio. Sia chiaro: al livello di difficoltà più alto la sfida è abbastanza impegnativa e vi troverete a ripetere gli scontri diverse volte, ma l’impressione è quella che ora serva un po’ meno tecnica per riuscire a sopravvivere.

La Batmobile è una bestia corazzata ed è per questo che qualsiasi cosa si pari davanti a lei, finisce irrimediabilmente distrutta e questo stride un po' con la coerenza narrativa strutturale della storia. Insomma, non sono state poche le volte in cui mi sono ritrovato a velocità sostenuta con la batmobile ed ho LETTERALMENTE investito un gruppo di mercenari, per poi andare a scoprire che sono magicamente privi di sensi. Sono quei piccoli dettagli che, in un mondo dipinto così verosimilmente, stonano parecchio.

Di solito non mi lamento dei bug se mi permettono comunque di giocare, ma questa volta a causa di alcuni di questi, mi sono ritrovato costretto a riavviare, o incastrarmi, addirittura finire sotto la mappa. Un aneddoto simpatico che potrei raccontare è: la prima volta che ho fatto partire il gioco e ho iniziato a giocare, nella PRIMISSIMA missione, dopo aver mandato fuori strada la macchina con all'interno il criminale che dovevo interrogare, vado per tirarlo fuori dalle lamiere e lui sparisce, rimanendo di fatto, nei primi minuti di gioco, BLOCCATO.
Batman: Arkham Knight è sicuramente la degna conclusione della serie. Non ci sono difetti particolarmente rilevanti. In via del tutto soggettiva, questo capitolo è l'unico che mette in scena per davvero i personaggi del fumetto. Di fatto, i rimandi a cicli di storie famosissime si sprecano: da The Killing Joke, a Il lungo Halloween, per passare ad Hush ed altri cicli che hanno plasmato e dato forma all'idea che generalmente abbiamo di Batman. Straordinaria per me è stata l'ambiguità delle allucinazioni di Batman. Non posso dire molto al riguardo poiché si tratta pur sempre di una recensione che esorta a goderselo per conto proprio, ma vorrei appunto sottolineare che non è tanto la trama a colpire, ma i dialoghi e l'approfondimento introspettivo dei personaggi. Non aggiungo altro: lo consiglio assolutamente.
Posted January 28, 2017. Last edited January 30, 2017.
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4 people found this review helpful
12.0 hrs on record
"We get to knock out any scrap-heads that try to stop us along the way. I sure hope they try."

PROS:
-Trama ben articolata, coinvolgente, ricca di momenti sopra le righe che sapranno strapparvi più di una risata, un susseguirsi di colpi di scena ben riusciti e una riflessione di fondo che rende il titolo più profondo di quanto ci si potrebbe aspettare
-Il gameplay è sicuramente il punto di forza di Binary Domain: alla base, ci troviamo di fronte al più classico dei TPS: ottimo feeling delle armi, hitbox precisa, animazioni fluide che permettono di diversificare le proprie azioni e una buona risposta dell'intelligenza artificiale dei compagni di squadra. Se a questo aggiungiamo le parecchie fasi di gioco (dalle corse in auto alle rampicate sull'arto di un robot gigante) girate come se fossero scene di un film, le boss fight riuscitissime e complesse, posso dire senza ombra di dubbio che l'esperienza generale è estremamente divertente e appagante
-Visivamente è molto gradevole: modelli dei personaggi ben definiti, espressioni facciali credibili, design dei nemici (sopratutto i boss) straordinario e vario, carente solo il livello di dettagli
-Comparto sonoro ricco di tracce molto azzeccate ed esaltanti, nonché un discreto campionario di suoni

CONS:
-La feature di impartire gli ordini tramite microfono si rivela poco pratica e funzionale
-In un gioco come Binary Domain la modalità multiplayer è pressoché inutile

Non fatevi scoraggiare se non ne avete sentito parlare: Binary Domain è uno di quei titoli che inspiegabilmente passano in sordina nonostante sia un ottimo gioco sotto ogni punto di vista. Uno dei migliori TPS che potreste trovare in circolazione. Assolutamente consigliato.
Posted September 3, 2016. Last edited September 3, 2016.
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9.0 hrs on record
"Thomas, you've looked into the face of hate, the visage of evil."

PROS:
-Atmosfera cupa e claustrofobica che vi saprà immergere e coinvolgere sin dai primi minuti di gioco
-Il combat system è estremamente intuitivo. L'impatto delle armi riesce a restituire fedelmente la sensazione di colpo inferto ed è questa la principale potenzialità del titolo
-Il comparto sonoro svolge un buon lavoro, specialmente nel ricreare rumori inquietanti che si amalgamano bene con gli ambienti di gioco
-Livello di sfida e intelligenza artificiale molto valida

CONS:
-Mappatura dei comandi assente e menù delle opzioni invisibile
-Comparto tecnico mediocre, visivamente niente di eccezionale
-Storia lineare, poco sviluppata e finale raffazzonato
-Hitbox non sempre precisa
-Mancanza di un doppio slot per le armi. Okay focalizzarsi su un sistema di combattimento corpo a corpo, ma siamo un poliziotto, non è inverosimile avere una fondina per portarsi dietro un'arma da fuoco
-Le fasi di investigazione sono limitate solo ad alcune aeree, la strumentazione che è possibile utilizzare ci viene automaticamente equipaggiata e tutto si risolve con lo scansionare la prova e ascoltare i risultati al telefono
-Scarsa rigiocabilità e longevità

Tutto sommato Condemned Criminal Origins si lascia giocare, intrattiene bene ma avrebbe potuto sorprendere di più se avessero ideato un intreccio narrativo più convincente. Lo consiglio a coloro che amano l'horror e non vogliono impegnarsi troppo in trame contorte.
Posted August 23, 2016. Last edited August 24, 2016.
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