Bits and Chips

"Siete curiosi di sapere come e perché è nato Bits & Chips? Bene, ve lo raccontiamo in poche parole: la volontà di un gruppo di appassionati, determinati e molto competenti in taluni casi può rivelarsi talmente contagiosa da riuscire a coinvolgere una schiera di persone altrettanto esperte ed interessate alla tecnologia che - una volta tanto - tra il dire ed il fare c'è di mezzo poco più di un ruscello!

Bits & Chips si propone come un punto di riferimento per tutti gli appassionati che abbiano voglia di conoscere gli aspetti più reconditi della tecnologia. Difficilmente saranno trattati contenuti scontati su questo portale e probabilmente chi non è avvezzo a determinate terminologie troverà difficile la lettura. Ma a noi piace discutere di questi argomenti con coloro che ogni giorno sono davanti allo schermo, che non hanno paura di sporcarsi le mani mettendole all'interno del loro desktop o notebook e che cercano sempre di scendere nel profondo.

Perché il diavolo è nei dettagli e noi i dettagli non li trascuriamo.

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MSI Claw, MSI e Intel cercano di rispondere alla STEAM Deck

27 februarie - Syndicated News | 0 comentarii

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Recentemente siamo stati ospiti ad un evento di MSI e, oltre a poter osservare tutta la nuova ed interessante line up di portatili da lavoro e da gaming, abbiamo esaminato con particolare attenzione la nuova console portatile MSI Claw, realizzata in stretta collaborazione con Intel.

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In breve, la console portatile MSI Claw è un dispositivo compatto e leggero progettato per offrire un'esperienza di gioco portatile di alta qualità. Dotata di uno schermo ad alta risoluzione e di una potente scheda grafica integrata, la Claw è in grado di gestire giochi di ultima generazione con facilità. Il design della console, come abbiamo avuto modo di testare, è ergonomico e confortevole, con controlli ben posizionati. La batteria, teoricamente, dovrebbe poter garantire sessioni di gioco prolungate, oltre le due ore e mezza. La connettività wireless integrata, in ultimo, consente di giocare online e di accedere facilmente alla libreria di giochi digitali anche in viaggio.

Passando alle specifiche tecniche, la parte che a noi preme maggiormente analizzare, la MSI Claw integra un SoC {LINK ÎNLĂTURAT}Intel Core Ultra 7 processor 155H (28W TDP) dotato di sei P-Core (6C/12T), di otto E-Core (8C/8T) e di due LPE-Core (2C/2T), per un totale di 22 thread. Questo SoC è uno dei primi ad integrare i tre diversi tipi di microarchitetture Intel, rispettivamente ad Alte Prestazioni, ad Alta Efficienza e a Basso Consumo. Tale soluzione è talmente recente che ad oggi non è dato sapere quanto effettivamente possa rendere in ambito gaming, anche perché gli stessi siti specializzati non hanno ancora pubblicato nessun articolo di approfondimento a riguardo.

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La grafica integrata, della famiglia Intel ARC, la quale può sfruttare la tecnologia XeSS, ci ha stupito per le prestazioni con i videogiochi provati all'evento. Ci sarebbe comunque piaciuto smanettarci di più, per capire quali fossero le impostazioni utilizzate e quanto la durata della batteria fosse limitata dall'utilizzo di determinate features.

Nel complesso, l'MSI Claw sembra essere un buon prodotto, ma prima di tirare le somme dovremo attendere il parere del grande pubblico, il quale - dopo un'ottima accoglienza iniziale - ha dimenticato in fretta la console portatile di Asus, la ROG Ally, per tornare prontamente allo STEAM Deck. Riuscirà l'MSI Claw a evitare questo fato? A giudicare dal prezzo elevato, 899$, pensiamo di no (Lo STEAM Deck va da 419 a 679 Euro), ma siamo pronti a qualsiasi tipo di sorpresa.

Link alla pagina ufficiale: {LINK ÎNLĂTURAT}MSI Claw.

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Nintento utilizzerà un SoC prodotto a 8nm per la Switch 2

18 februarie - Syndicated News | 0 comentarii

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Sta sollevando un certo scalpore {LINK ÎNLĂTURAT}la notizia secondo cui Nintendo utilizzerà un SoC di NVIDIA prodotto a 8nm. Più in particolare, molti utenti sembra si stiano stracciando le vesti in quanto il SoC, montato in una console che sicuramente sarà venduta a peso d'oro nel 2025, utilizzerà un nodo del 2020. I concorrenti (Sony, MS, Valve, ecc.), nel mentre, utilizzeranno nodi dai 5nm in giù per i propri futuri SoC.

Eppure non ci si dovrebbe meravigliare di ciò. Da sempre Nintendo vende un'esperienza ludica fatta di storie ed emozioni, non di grafica sbrilluccicosa. Lo stesso primo Switch uscì nel 2017 con un SoC già vecchissimo, un {LINK ÎNLĂTURAT}Tegra X1 del 2015, riciclato da NVIDIA {LINK ÎNLĂTURAT}dopo aver fallito in altri settori. NVIDIA, saggiamente, lo portò sui 16nm FinFET, così da renderlo meno "caldo" (la versione originale era sui 20nm di TSMC ed era un vero e proprio forno). Oggi, chi gioca con la Switch, non fa minimamente caso al SoC montato. Gioca ai giochi di Nintendo, e basta.

La casa Giapponese, quindi, farà benissimo a mantenere la retrocompatibilità con la prima Switch, e se questo vuol dire vendere un prodotto "vecchio" garantendosi margini utili mostruosi, buon per lei. Lo fa Apple, lo fa BMW, lo fa Coca Cola. Se questo modus operandi non piace non ci resta che fare una cosa sola: non comprare la Switch 2.