Ho approcciato questo titolo con pieno terrore. Non solo: l’ho giocato probabilmente nella condizione psicologica sbagliata, ma comprensibile, a causa di quanto avevo appreso prima di iniziare questa avventura.
In effetti l’originale non era esente da problemi di vario tipo, ma anche questa versione non scherza a causa della quantità abnorme di game breaking bug che lo caratterizza.
Se andate in giro a cercare informazioni troverete tante situazioni che hanno bloccato i giocatori, addirittura recensioni negative dopo decine di ore di gioco, solo perchè a un certo punto non era più possibile proseguire.
Nel forum di Steam addirittura sembra che uno degli sviluppatori avvisi un giocatore di lasciar perdere perché nel suo caso è capitato uno dei bug peggiori del gioco… ad alcuni chiede addirittura di mandar loro il file del salvataggio per vedere come sistemare…
Il gioco inoltre è stato patchato tanto tempo fa e non verrà mai più ritoccato. Ecco spiegato il terrore di cui parlavo prima. Per me la cosa peggiore di un VG non è nemmeno la sua qualità ma il suo stato di abbandono tra mille problemi. Uno dei motivi per cui questo mezzo di intrattenimento è ancora lontano da altri: non vedrete mai una serie TV buggata, no?
Mi ero quindi promesso di bocciare e insultare il gioco in caso di una evenienza spiacevole da quel punto di vista.
Fortunatamente le cose sono andate per il verso giusto, l’ho terminato, ma devo dire che anche così il gioco palesemente puzza di instabilità da tutti i pori. Sembra che viaggi sulla lama di un rasoio, pronto ad avvoltolarsi su se stesso e precipitare rovinosamente nel burrone.

Se la quest principale riesce a volgere a termine, infatti, intorno a voi vedrete comunque cose che non funzionano, tra cui anche quest secondarie che vanno in cortocircuito (è il motivo per cui non le ho volute perseguire per l’achievement relativo): ad esempio, a un certo punto dovevo recuperare un animale da soma che è misteriosamente scomparso dal gioco, con la quest secondaria attiva nel diario di bordo fino alla fine e il mandante che non rispondeva più ai dialoghi.

Per fortuna pochi altri problemi lato quest (ma sono stato fortunato), ma tanti altri lato gioco.
La telecamera, ad esempio: si sposta in continuazione, soprattutto quando si entra nelle zone al coperto o ristrette, zoomando sopra la testa di Cutter Slade tranciandogli i capelli. È terribile da vedere. Nei dialoghi con gli NPC attenti alla distanza a cui li attivate: se siete troppo vicini, i dialoghi presentano primi piani completamente sballati con NPC ripresi sotto il mento o che oscillano sul posto.
L’inventario è qualcosa di osceno. Esteticamente sembra addirittura fatto con i rettangoli di Excel, e gli oggetti si aggiungono senza un ordine intelligente e con icone che li confondono l’uno con l’altro. Tra di essi vi è un cristallo di salvataggio, la cui posizione nell’inventario cambia in continuazione, per cui la sua ricerca ogni volta è ridicola. È possibile richiamarlo con F1, ma giocando con il pad questo è scomodo.
Il riconoscimento del pad è stato per me un inferno (è capitato però anche ad altri se cercate): il gioco lo riconosce all’avvio ma in modo parziale, ovvero alcuni tasti non funzionano. La mia soluzione è stata quella di disconnetterlo e riconnetterlo in game per poterlo attivare nella sua interezza.
Nel gioco è possibile fare realizzare le munizioni ai fabbri: la dinamica è gestita nella maniera peggiore possibile. Si attiva il dialogo, bisogna ogni volta scegliere il sottomenù relativo, e solo per un numero limitato di munizioni, dopodiché l’NPC ci dirà di tornare dopo per ottenere le munizioni. E questo in 3-4 linee di testo non skippabili da sopportare ogni santa volta. E le munizioni servono… Pessimo game design.

Detto ciò (e pesate bene questi problemi che rimangono gravissimi) il gioco è un gioiello. Un capolavoro sfiorato.
Sono presenti 5-6 ambientazioni, tutte molte belle ed evocative, con NPC che svolgono la loro vita e danno un senso di vitalità al mondo di gioco. Peccato che manchino di un ciclo giorno notte: l’orario fisso perenne in giochi che vogliono assomigliare a degli OW per me non calza. Qui però è perdonabile, perché si tratta di un remake di un gioco davvero antico oramai…
Tecnicamente il gioco fila liscio come l’olio tranne nella città principale in cui fa fatica e questo a causa solo del motore di gioco (ve ne rendete conto anche passando al 4K e notando gli fps che rimangono gli stessi).
Si spara pochissimo (i combattimenti sono abbastanza divertenti ma anche estremamente facili) ma soprattutto si deve cercare molto: in effetti la gran parte delle missioni spinge più lo spirito avventuriero del giocatore a esplorare il mondo, piuttosto che quello blastatorio.
In alcuni punti vi sono anche fasi platform/action, sempre relativamente facili. La difficoltà complessiva è medio/bassa, laddove si alza quando bisogna capire dove andare e cosa fare. Verso la fine è anche possibile bloccarsi nel risolvere un enigma.

La storia è accettabile, anche se secondo me nel finale non chiude completamente il cerchio e sembra rushata. Cioè, si parte con una bella introduzione ma si finisce non chiudendo del tutto il contesto iniziale. Non è male il finale, ma secondo me potevano sforzarsi di più e fare vedere di più (cosa succede nel mondo reale?).
Lato sonoro, l’accompagnamento è da colossal cinematografico, tanto che a volte vi sembrerà di giocare con il sottofondo di Guerre Stellari. Non male, e gasante.
Achievement molto interessanti perché intelligenti e quindi tutti raccoglibili in una run (al netto dei bug purtroppo…).

In definitiva, lo consiglierei? Sì, ma solo se volete correre il rischio di rimanere incastrati. E proprio per questo sarebbe giusto acquistarlo molto scontato, perché è anche giusto premiare gli sforzi dei programmatori che hanno immesso sul mercato un gioco così problematico.
Ah: non esiste in respawn dei nemici, tranne per i 3-4 accompagnatori di merci. Per me è ottimo, perché dà un senso di compimento alle stragi del giocatore.

7.5/10 (1 voto in meno per il terrore che provavo mentre giocavo)

Basta una rapida ricerca su Google per verificare quanti siano coloro che reputano Outcast il miglior vg di sempre. Eppure il gioco è rimasto un prodotto di nicchia e la stessa sorte pare stia subendo questo splendido remake. Vediamo se possiamo individuarne le ragioni.
- Nel 1999 facevano già capolino le prime schede video accelerate ma Ourcast era il trionfo dei pixelloni. Il Voxel era l’unico motore che, all’epoca, consentiva visuali così profonde ma non supportava le nuove GPU e tutto il peso gravava sul processore. Non molti potevano contare su una potenza di calcolo in grado supportare tanta magnificenza.
- Il combat è uno dei più divertenti e innovativi di sempre, però resta molto facile e accessorio, del tutto inadatto a che cerca la “sfida” e l’azione tout court. L’AI degli avversari, stupefacente nel 1999, oggi potremmo valutarla inadeguata.
- Dall’altra parte è necessario sforzare molto il cervello, il pericolo di rimanere bloccati e girare a vuoto per ore è sempre in agguato. Di questo è responsabile anche l’estrema laconicità del diario e l’assenza del manuale nella nuova edizione del gioco.
- Data la tremenda complessità della trama, allora come ora era possibile incappare in bug che bloccano irrimediabilmente la partita.
In questo momento i dev stanno alacremente lavorando al superamento dei più rischiosi e hanno lanciato tempestivamente una patch correttiva, ma molto resta ancora da fare per i problemi minori.
Eppure Outcast va comunque giocato e per ragioni altrettanto valide:
- La trama è straordinaria, per niente telefonata, ricca di clamorose sorprese e con risvolti che colpiscono al cuore.
- I dialoghi (molti) sono sempre interessanti e quasi sempre esilaranti.
- Il protagonista, Cutter Slade, è forse il più simpatico nella storia dei videogiochi. Antieroe doc, stazza e aspetto qualunque, sfigato, deluso e disincantato, nasconde una grande umanità sotto una scorza di sarcasmo e cinismo appiccicaticcio.
- Il lore resta straordinario e originalissimo. Ricco, coerente, intrigante, completo, non assomiglia a nessun altro. E’ impossibile non intenerirsi per i mansueti e ingenui Talan e neppure i nemici riescono a diventare veramente odiosi, mostri compresi.
- Visivamente era un miracolo diciotto anni fa e ancor più lo è anche il remake, non tanto per gli effettoni speciali ma per la direzione artistica estremamente ispirata.
- Infine: il sonoro resta tra i migliori nella storia dei videogiochi sia per quanto concerne i rumori ambientali che per il doppiaggio (in inglese).
Le musiche infatti sono senza dubbio le più belle di sempre, estremamente epiche ed energiche, evocative e orchestrate con maestria estrema. L’autore, quel genio assoluto di Lennie Moore, deve molto a Pokofiev ma oso dire che non è inferiore al maestro, anche perché la sua dodecafonia è assai più orecchiabile.
In definitiva:
non so se Outcast sia il miglior vg di sempre ma certamente c’è molto vicino, affrontando questa nuova edizione sarà necessario esercitare un po’ di indulgenza nei confronti dei dev che hanno costruito questa meraviglia sfidando condizioni proibitive ma che ci hanno comunque regalato una delle esperienze più avvincenti e appaganti che si possono provare davanti a uno schermo.

degno remake di un gioco che nel 1999 fece scalpore (e vendette pochissimo, un pò come okami, che tra l'altro ha avuto il remake nello stesso anno e mese di outcast). Si tratta di un gioco open world diviso in macro aree con una lore sulla falsariga di stargate. La grafica è stata ben rinnovata in Unity, che mi ha addirittura stupito. le musiche sono le stesse di un tempo (sinfoniche e di grande atmosfera). Il gameplay è rimasto più o meno lo stesso, sono state aggiunte la mappae il notepad (non ricordo se nel 1999 c'erano ma mi pare di no). In ogni caso il gameplay è un po arcaico nel senso che non ci sono i mission markers sulla mappa che inddicano dove andare quindi dovrete stare attenti, leggere il diario e/o usare qualche guida online se vi bloccate. L'ho finito in 15 ore facendo metà delle secondarie. Nel complesso consiglio questo gioco a chi adora le belle ambientazioni e storie (notevole il climax finale, anche se non originalissimo) e può lasciar correre alcuni difetti di gunplay che sono rimasti ancorati al millennio passato.

secondo remake del famoso gioco del 1999, questa volta con grafica completamente rinnovata, ci sto giocando e mentre ripercorro i paesaggi di Adelphia rimango perplesso per le scelte nel realizzarlo:
Commento dopo le prime ora di gioco:
1. Giocarlo esattamente come l'originale ma solo con la grafica migliore quando era stato rifatto in hd qualche mese prima da un senso un po' di presa in giro
2. Il tempo impiegato per la sua realizzazione è stato enorme quasi sembrare che lo volessero reinventare conpletamente
3. Ci sono alcune cose che hanno tralasciato e che a me piacevano come lo zoom telecamera e la visione in soggettiva.
4. La voce è sempre in altre lingue escluse l'italiano
L'unica novità introdotta che fino adesso ho visto è la rovesciata laterale per evitare i colpi che uso pure poco.
Belle le nuvole che si muovono e sufficienti gli effetti tempo-luce.
Saggia è stata la decisione di applicare uno sconto a chi possiede già la versione 1.1
Per chi non lo conosce è un gioco di esplorazione in un mondo aperto dove i personaggi mutono di umore
e influenzeranno il gioco(questa volta delle faccette indicheranno la situazione di ogni personaggio)
Per quanto riguarda il comparto tecnico, non ha cali di frame anche in modalità molto alta, almeno fino adesso.
Per il resto se vi prende ore e ore ci passerete sopra...

If you want to buy this game, don't expect a mere shooter in a beautiful scenery. Outcast is more. You will not shoot most of the time, but walk around and collect things, look for people, talk to them and do different quests. The enemies are respawning really slowly, or, depending on the place you are, they don't at all.

The game is really easy to play. I am the roundbased RPG type and usually very bad at shooters, for I have a slow reaction and can't stay calm under (time) pressure. If this sounds familiar, give the game a try. The AI will be worse than you in any case. ;)

The world, a parallel universe, is complex and authentic, but most of all absolutely beautiful.
The protagonist and other characters are quite amusing, and so are the Twon'Ha, two-legged reptiles you can ride on.

You follow a predefined story, but in the order you like, for it's an open world. There are some minor decisions you can make on your own, and of course there are some nice sidequests.

You have six weapon types altogether, but to achieve your goals, you can also use other equipment.
The menu is easy to operate and you will find your way into the game quickly.

Outcast is a really cool game! Only experienced shooter players will maybe be bored.^^
Have fun! :)

Dopo 30 ore di gioco dietro a un rifacimento davvero mal fatto se non si tiene tutto sommato conto del mero e solo lato grafico (che pur non fa gridare al miracolo, anzi), incappo in un bug che non permette di portare al termine l'avventura.

Per farla breve: se raccogliete i 4 Mon richiesti per proseguire nella storia, ma nel frattempo non vi siete dedicati al salvataggio di Marion, il gioco giunge a un vicolo cieco e non vi triggera più nessun evento della main quest.

Che dire? Ore buttate e riproposizione di questo classico IMPRESENTABILE.

2 / 10

Second Contact is the product of a developer who loved their game so much that they wouldn’t take no for an answer. After a failed Kickstarter to fund a full and proper remake, Appeal went ahead and did it anyway.

The original Outcast was a pain to get working right on modern hardware, so Appeal revamped the engine and Outcast v1.1 was born. Not only looking better, the 1.1 revamp added further drawing distances, controller support, achievements, cards, and other Steam-centric features. This revamp was to pave the way as an alternative to Crowd Funding.

But it didn’t happen.

The new sales could not outweigh the monumental costs involved. Despite the setback, Appeal forged ahead and partnered with publisher Bigben to make it a reality.

And here we are today.

Second Contact is a painstaking recreation of the original ported into the Unity engine. Fans of the original will note several points when they fire it up. First is the intro. No longer an animated sequence, we now have a flash animation of the story. Disappointing? Yes. Necessary? Also yes. The only available video is painfully low res, and you can’t just wrap sugar around a turd and call it candy.

Next up you will find the audio is the same, this is a blessing and a curse. I was not looking forward to some low-rent voice actor either mimicking David Gasman’s Cutter Slade or straying completely from him, so I was happy to hear the original sound. Well, almost.

It seems the original voice files are either of very low quality, or missing completely and had to be re-sampled. The clipping and artifacting of the sound bytes can be difficult to endure, especially when you still have the amazing Lennie Moore soundtrack in glorious hi-def. This could be mitigated through volume sliders, if Second Contact had any.

The next contention to be made is the dearth of options in the video and audio department. Only the basics are available, and Appeal has promised to address this. Unity can be a finicky engine to get running smoothly for some hardware, SLI users for example, but Appeal is currently working hard on the first patch. Looking back at the love that Outcast v1.1 received, this is surely only the beginning.

Appeal has also taken some creative license in the worlds recreation. Okaar for instance no longer has its leafy autumn feel, it now wears Shamazaar’s trappings instead. I have yet to complete the remake, so I can’t comment on more at this time, but if I had to guess - I'd say this is all part of the same problem.

Many of these issues that people are taking with this remake seem to stem from one thing – a lack of money. If that were not the case, could they have re-recorded all the dialogue, re-created the intro sequence in CG, and taken the time to reinvigorate the biomes of Outcast? Absolutely. Would they have lost the magic in the process? Possibly. Would it make it a better game? No, absolutely not.

Some of the things that make Outcast such an endearing memory are the janky movement, jumping, and general traversal of the landscape. Like Resident Evil’s tank controls, these features are part of the charm. Appeal has painstakingly recreated this experience for a reason. You are meant to explore, converse, and wrap yourself in the beauty of Outcast’s world. Turning the game into a first person shooter would completely trample that experience and had they done so back in 1999, no one would be remembering it fondly today.

This is a worthy remake, despite the people that don’t seem to get it. It doesn’t replace the original, and it's not meant to. Second Contact is a revisit to that place you got lost in years ago. Stop comparing and just enjoy the ride.

Nominated for "Haunts My Dreams" Award.

Sono un accanito fan di questo gioco, sin da quando è uscita la sua prima versione, Outcast. Il gioco per l'epoca era fenomenale ma soffriva di qualche bug, corretti nella versione Outcast 1.1
Vi consiglio caldamente di giocare alla 1.1 in quanto questa "nuova" versione (Second Contact) è stata migliorata esclusivamente nella veste grafica (si ha un qualche dettaglio in più in termini di trama ma essenzialmente è lo stesso IDENTICO gioco). Quando mi riferisco solo ed esclusivamente alla veste grafica, intendo dire esattamente quello. Effetti audio, dialoghi, meccaniche, inquadrature e persino le animazioni sono rimaste (credetemi) le stesse del gioco del 1999. Guardate i video online se non mi credete. Le animazioni del 1999 sono orribili se messe a confronto con titoli odierni e cozzano immensamente con la grafica. La telecamera che segue il personaggio è semplicemente realizzata male e negli edifici ti fa venire la nausea. I modelli 3D dei Talan poi....sono qualcosa di inguardabile...uncanny valley all'ennesima potenza.
Ho seguito con interesse il progetto di questo remake, ho sperato in un gioco simile all'originale con meccaniche aggiornate, animazioni e modelli al passo con i tempi....ma ne sono rimasto deluso. Continuerò il game e lo finirò perchè lo amo e sono cresciuto con lui, ma non rende assolutamente giustizia all'originale (che invece vi ESORTO a giocare, nella sua versione "Outcast 1.1")
Onestamente avrei saputo fare di meglio con Unity. Davvero oggigiorno sono pochissimi gli sforzi economici richiesti per fare un Motion Capture, e per 40€ mi sarei aspettato un titolo ricostruito da zero e non una specie di Mostro di Frankenstein fatto mettendo insieme i pezzetti del titolo originale con un engine nuovo...risultato terribile.

Sono un felice possessore della versione originale ( 1999 ) e non ho potuto fare a meno di comprarlo ..
Anni fa a questo gioco mancava solo una "buona grafica"
e' un vero e proprio REMAKE ..senza troppe modifiche

Gioco meraviglioso.
Outcast si può definire uno dei "padri" degli open world moderni. Quando uscì nel 1999 era avanti 100 anni e grazie a questo remake è godibilissimo anche oggi.
Pro:
- Bellissima direzione artistica
- Ottima trama, ricca di eventi inaspettati
- Ambientazione molto intrigante
- Buono il comparto sonoro e bellissime le musiche
- IA e comportamenti di nemici e npc ancora ottimi
- Tante armi e gadget da usare
- Missioni secondarie varie e numerose
- Il protagonista è fantastico: Perennemente Incazzato, ha un carattere cinico e sarcastico, ma sotto sotto ha un gran cuore.
Contro:
- L'inventario è orribile e confusionale
- La difficoltà è tarata sul medio-basso
- Qualche bug nelle missioni può incasinarvi la vita
- Prezzo pieno forse un po' altino per un remake
Outcast è un gioco unico nel suo genere, consigliatissimo a tutti i fan degli open world.

Voto: 8.5\10