Punta e clicca dal tema noir-poliziesco, in cui il paranormale avrà modo di ritagliarsi un ruolo sempre più maggiore sulla scena di gioco, Cognition si è dimostrato tutt’altro che un titolo privo di personalità, riuscendo a colpire e a farsi apprezzare.

L’elemento che mi lascia (tuttora) perplesso è il modo insolito attraverso cui è stata realizzata tecnicamente la scenografia: assistiamo all’impiego del cel-shading per la realizzazione del design dei personaggi, quindi uno stile cartoonesco, su ambientazioni acquerellate perlopiù statiche, a cui si aggiungono filmati di intermezzo animati da uno stile fumettistico. Nonostante ci siano evidenti problemi nei movimenti dei personaggi, spesso innaturali e legnosi, probabilmente dovuti ad una implementazione non ottimale, stranamente viene difficile condannare questo bizzarro mix, ma, contestualmente, viene da chiedersi se l’adozione di un’unica soluzione potesse giovare maggiormente alla resa della scenografia, che, di per sé, è concettualmente ben realizzata e perfettamente coerente con il plot narrativo.

La storyline, distribuita all’interno di 4 differenti capitoli unicamente sottotitolati in italiano, si dimostra coinvolgente e discretamente scritta: nei panni di Erica Reed, agente dell’FBI, avremo modo di seguire le tracce di un serial killer in un'indagine a tratti mozzafiato, con risvolti e colpi di scena ben realizzati.
Elementi che spiccano sono la protagonista principale, ben approfondita e capace di immergere pienamente il giocatore nei suoi panni e nelle sue vicissitudini, nonché l’amalgamarsi degli eventi, mentre risultano non dovutamente sfruttati i personaggi secondari, che appaiono abbozzati.

Il gameplay, oltre a proporre una serie di puzzle in cui è richiesto combinare più oggetti per proseguire o risolvere determinati rompicapi, prevede una feature che rappresenta la colonna portante del videogioco, ossia la possibilità di Erica di toccare un oggetto o un personaggio e visualizzare alcuni ricordi precisi associati ad essoi. La natura a episodi adottata dagli sviluppatori ha potuto amplificare, di capitolo in capitolo, le capacità cognitive di Erica, divenendo sempre più preponderanti per poter andare avanti, con il risultato, non solo di presentare qualcosa di nuovo e ben amalgamato con il resto degli elementi, ma di contribuire a dare quel senso costante di novità per tutta la durata dell’avventura.

Con Cognition, vale il detto “l’apparenza inganna”: nonostante la realizzazione tecnica trasudi più di una insicurezza e la scenografia sia vittima, positiva o negativa, di una scelta stilistica insolita da parte degli sviluppatori, la sceneggiatura svolge un ruolo ottimale, specialmente grazie al carisma di Erica, e la scelta di adottare un gameplay mutevole e peculiare in ogni capitolo sostengono ottimamente l’evolversi degli eventi.
Un plauso a parte va alla colonna sonora, probabilmente l’elemento oggettivamente più inattaccabile, in quanto riesce a dare un’eccellente enfasi all’intera esperienza di gioco.

*Voto: 8

*Nota personale: perché non penalizzare un prodotto con evidenti difetti di natura tecnica?
Perché esistono videogiochi che detengono un’identità o personalità, ossia un insieme di qualità capaci di andare al di là dei bug o dell’intrattenimento, grazie alle quali al videogiocatore rimane un ricordo piacevole, sincero e duraturo. Chiamiamola, se vogliamo, un’anima.

Ottima avventura poliziesca, realizzazione notevolissima a 360 gradi, degni di menzione gli enigmi basati sui poteri mentali della protagonista. Alla lavorazione ha collaborato la famiglia Jensen/Holmes al gran completo, miglior certificato di qualità di questo non c'è.

Il gioco è diviso in 4 episodi in cui la protagonista Erica Reed, agente del FBI, si troverà ad investigare su una serie di casi con dei risvolti paranormali. La trama mi è sembrata avvincente e sviluppata molto bene, cosa fondamentale per un'avventura grafica, e non annoia mai. Anche la personalità della nostra protagonista risulta ben caratterizzata, così come quella degli altri personaggi dei vari episodi. Gli enigmi da risolvere non sono semplici, ma nemmeno così difficili da restare bloccati per giorni o da dover ricorrere alla soluzione. Per terminare il gioco ho impiegato attorno alle 20 ore, un tempo molto lungo per le avventure grafiche, ma il gioco non mi è mai andato a noia, perchè per come è sviluppata la trama, il giocatore resta incollato allo schermo per scoprire cosa c'è dietro ogni omicidio. Anche il comparto audio è ben caratterizzato, con le musiche di sottofondo che ben accompagnano l'indagine.

E veniamo, purtroppo, agli aspetti negativi.
Quello più grande di tutti è sicuramente il comparto grafico. Voi mi direte "Ma l'aspetto grafico non è un punto fondamentale nelle avventure grafiche" ed in parte vi do anche ragione, ma in questo gioco i primi piani dei personaggi durante i dialoghi sono stati realizzati molto male, addirittura la protagonista assume sempre un aspetto inquietante qualsiasi cosa stia dicendo e la cosa disturba un po' a lungo andare. Inoltre sempre a livello grafico c'è qualche buggettino qui e là, con la protagonista che ad esempio inizia a ruotare la testa di 360 gradi, tipo la bambina dell'esorcista, e cose del genere.
Inoltre la traduzione italiana del primo episodio non è stata molto accurata, in quanto alcune scelte di dialogo sono comunque rimaste in inglese.

Ciò nonostante il gioco merita tantissimo e lo consiglio, in particolare, agli amanti delle avventure grafiche e dei thriller.

Voto 7,5/10

Curatore in lingua italiana

Il titolo di questa piccola recensione potrebbe essere: ancora lei. Si, lei: Jane, Jane Jensen!
Dalla sua penna è scaturita una storia intrisa del suo animo, con tematiche a lei care: tragicità e tinte sanguinolente, spiritismo e fenomeni occulti, legami tra persone sui generis sfocianti spesso e volentieri nell'omosessualità.
Direi che questa avventura è un capolavoro. Una meravigliosa colonna sonora della bravissima Raleigh Holmes degna di una ovazione universale. Una atmosfera coinvolgente costruita facendo ricorso anche a tecniche fumettistiche evocative. Ma è giusto, poi, che una opera di immaginazione approfitti di facili appigli emotivi per fare presa sul fruitore dell'opera stessa? Vecchio ma ancora sempreverde e non risolto quesito: e giustappunto questa avventura sfrutta elementi che scatenano fortissime emozioni di istintiva ed elementare origine, come la commozione, l'orrore, la rabbia e la vendetta.
Le capacità speciali di cui godono Erica e Cordelia, che si arricchiscono evolvendo a mo' di RPG, danno spunto ad enigmi del tutto particolari, spesso complessi, ma, a dispetto dei connotati paranormali degli stessi, mai illogici. Nel quarto episodio si aggiunge una ulteriore caratteristica: molto probabilmente in questo modo si corre il rischio di mettere molta carne a cuocere.
Anche prestigiose testate di settore hanno additato come difetto la supposta macchinosità dei movimenti dei personaggi; ebbene, chi mal sopporta tempi lunghi si astenga dal giocare questa avventura: Erica per alzarsi da una sedia ed uscire ci mette qualche secondo, che se ne faccia una ragione. Io penso che qualche scena di intermezzo più incisiva o qualche introspezione dei personaggi più curata sarebbe stata auspicabile, ma forse sarebbe consigliabile una seconda scorsa dell'opera.
In definitiva chi si volesse cimentare in essa avrà come ricompensa una esperienza indimenticabile.

Aggiornamento
SPOILER!
Appendice: de le protagoniste
Le protagoniste sembrano essere molto 'maschili': non perché non indulgono molto nelle loro doti femminili, quanto piuttosto perché assumono ruoli che sarebbero potuti essere ricoperti tranquillamente da uomini senza far notare quasi nessuna differenza. Cordelia si muove come nel ruolo tipico delle matriarche di famiglia, quelle che siamo abituate a vedere nelle serie televisive riguardanti le famiglie ricche o mafiose. Tortura e sevizia come un qualsiasi Freddy Krueger. Erica non si fa scrupolo di usare i pugni e si muove come uno dei tanti rudi detective a cui ci hanno abituato le serie noir. Ma in ambedue poi la femminilità si intravede, nelle loro piccole incertezze, nell'affetto di Erica per il papà: come ci ha mostrato la Lara Croft delle ultime uscite, le donne vogliono essere quello che vogliono, e non sempre le ammaliatrici compiacenti nei confronti dei loro uomini.
Cordelia è il personaggio che spicca di più, secondo me, anche se l'avventura sceglie Erica come protagonista nominale. E' complesso, come è complesso spiegare come una 'figlia di famiglia', senza nessuna predisposizione perversa e nascosta, possa diventare quello che lei alla fine diventa: se la seguiamo nelle prime fasi mai penseremmo che sarebbe diventata una fredda e spietata assassina. Mi domando: ma nella realtà una persona normale può mai diventare un 'mostro'? Jane Jensen, e gli altri autori dell'avventura, pensano di sì, ed io credo che nessuno al di fuori di una donna possa essere così determinata e fredda nei suoi propositi. Mi sarebbe piaciuto capire meglio l'evoluzione di Cordelia in questa sua metamorfosi, ma questa è una avventura, non un trattato di psicologia.
Cosa c'è da dire su Erica? Erica è l'orfana di Cordelia, la vedo un po' spaesata senza di lei, anche se lei non lo sa. Cordelia la tira in ballo, la istrada, la spinge a non essere una assassina. Ed alla fine Cordelia si fa carico delle sue responsabilità, decide per tutte e due cosa è meglio fare: il suo sacrificio finale la innalza a figura indimenticabile.
Però, peccato, perché la sua morte mi ha tolto molto, quasi con il dolore di una vecchia e cara amica scomparsa.

Sono combattuto nel consigliare o no Cognition.
Nel primo e secondo episodio la trama ha vari colpi di scena ben studiati. Mentre nel terzo e quarto episodio ci sono diverse forzature che non ho apprezzato e mi hanno lasciato dell'amaro.
Pecca anche di meccaniche un po' retro che vanno a discapito della narrativa e del realismo (ad esempio dover abbandonare un luogo per visitarne un altro durante una fase di colloquio o comunque una scena da cui sembra assurdo).
Le meccaniche di gioco tramite i poteri di Erica, la protagonista, sono interessanti ed è divertente usarli per indagare su indizi e procedere con il gioco.
Buoni anche i trivia.
Si vede anche che è un gioco a basso budget dati alcuni piccoli bug o interfacce che sanno di vecchio. L'uso dei fumetti per le cutscene, l'uso di altri elementi dei fumetti per i dialoghi e la grafica cel-shaded fanno da contraltare e sono piacevoli.
Bravi anche i doppiatori, molto brava quella di Erica.

Alla fine lo consiglio perché al netto dei difetti merita di essere provato, magari non a prezzo pieno.

Questo gioco è veramente eccezionale. Un'avventura grafica con una qualità di disegno davvero notevole e una colonna sonora incredibile. La protagonista, Erica Reed, si imbarcherà in un thriller raccontato in quattro capitoli realizzati in maniera avvincente. I poteri psichici di Erica garantiranno una gradita aggiunta ad un solido gameplay che non annoia mai. L'ottima sceneggiatura occuperà il giocatore per circa venti ore di gioco tra enigmi e colpi di scena.

Assolutamente consigliato

Voto: 8,5

Probabilmente uno dei migliori giochi a cui abbia mai giocato.
Non tanto a livello di gameplay, ma sicuramente per la storia: quante volte vi capita di giocare avendo il batticuore e non per l'adrenalina?
Ecco. Questo gioco l'ho vissuto, ho riso, sofferto e mi sono arrabbiata per e con Erica.
Un ottimo titolo, degno di essere giocato. E la musica è favolosa.

Ha qualche bug, a volte la grafica "sfarfalla" ed i personaggi perdono la forma umana ( :D ) ma veramente volete perdere sensazioni per qualche bug grafico? ;)

Un buona avventura, storia intrigante e ben strutturata nei vari capitoli, enigmi nella maggior parte dei casi ben studiati (i migliori sicuramente quelli che sfruttano le capacità sensitive della protagonista). I problemi sono tutti di natura tecnica: sfondi poveri e non certo memorabili, controlli macchinosi e un eccessivo numero di step per conludere una semplice azione, animazioni 3d per nulla esaltanti.
Se riuscite a superare questi scogli, vi troverete davanti una degna AG.

Una bella ed emozionante avventura grafica che però pecca di alcuni cali di stile nel corso dei 4 episodi e di alcune meccaniche a volte ripetitive. In generale sono contento di averlo giocato per la trama interessante e per alcune soluzioni che esulano dalle normali meccaniche delle avventure grafiche (questo grazie ai poteri della protagonista). Un po' deluso dall'episodio finale, decisamente corto rispetto agli altri.
Episodio 1 -> 8
Episodio 2 -> 7,5
Episodio 3 -> 7+
Episodio 4 -> 6
Consigliato!

Trama appassionante e ricca di colpi di scena, ambientazione incredibilmente noir (aiutata dallo stile grafico fumettoso) con un pizzico di paranormale che non guasta e personaggio principale ben caratterizzato, che ti fa immedesimare bene nella storia narrata.
Cognition è un piccolo gioiellino nel suo genere, previo giocarlo a dettagli grafici massimi (altrimenti è un delirio di poligoni, soprattutto nell'animazione dei personaggi).

Da giocare assolutamente se vi piace il genere avventura, noir ed investigazione.