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1.2 hrs on record (1.2 hrs at review time)
Una maionese hippie che racconta storie in un pulmino Volkswagen. Nel finale la maionese diventa dolce.
Posted November 24, 2022.
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2.9 hrs on record
BUG.
Bug al menu che non puoi aprire perchè non si chiude più,
Bug quando incontri la prima volta il mob col cappello che blocca tutto il gioco,
Bug di design al Capitolo 3 di Alice Angel dove c'è il rischio di rimanere bloccati a fianco dell'ascensore,
Bug che mi ha corrotto il salvataggio,
Il gioco è da CORREGGERE

Ho giocato fino a quasi la fine del Capitolo 3(su 5) e vi dico la mia fin qui anche perchè non proseguirò:
La storia cerca di coinvolgere ma non ci riesce, non senti la valorizzazione e il senso di quello che ti circonda. Il design di alcuni nemici essendo troppo umanoide cozza con lo stile "Disneyano" portato all'eccellenza da Cuphead, per non parlare del compagno Boris che non parla e non si sa che ci stia a fare.
Parlare di combat sistem mi fa venire da ridere, fuggire non serve a niente tanto se muori c'è il respawn pulito dopo un tunnel di luce (boh?). Il level design fa un po' pena, con hiding point messi quasi ovunque e un "Demone dell'Inchiostro" che non viene praticamente mai; barattoli di zuppa che ho capito tardissimo che servivano per la salute perchè messi a caso rispetto agli scontri (tra l'altro la salute si recupera veloce e li rende inutili).
La traduzione italiana c'è, e li ringraziamo di cuore, ma fa cagare.
A D D I O S
Posted March 17, 2022. Last edited March 17, 2022.
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4.5 hrs on record
Siamo nelle meccaniche del walking simulator, con semplici interazioni come interruttori o fogli sparsi in giro. Mi piace quando il gioco si concentra sulle cutscenes dove ripercorri i traumi vissuti nel manicomio, una verso la fine è anche bella cruda. Durante il gioco avrete la possibilità di fare scelte che sbloccheranno altre parti dei capitoli, ma alcuni segmenti risultano un po' troppo già visti da chi bazzica nel genere horror. Per il resto abbiamo un ambiente (soprattutto esterno) anche ben riprodotto, ma il dettaglio grafico è molto basso e l'assenza di fisica rende tutto molto statico. La realizzazione degli NPC è ancora peggio sia nella modellazione che per animazioni. Non mi aspettavo un comparto tecnico deciso e infatti c'è poca rifinitura, qualche glitch visivo ogni tanto. Metto positivo perchè è robba nostrana sticazzi.
Posted March 7, 2022. Last edited March 17, 2022.
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49.7 hrs on record
CHI DICE CHE NON E' COMPLETABILE AL 100% PER I BUG FACCIA ALTRI TENTATIVI
Io l'ho completato al 100% (ho pubblicato lo screen nel mio profilo) e senza obbligo di codici - Anche se, è vero, il comparto tecnico fa un po' cacare e non aiuta.
Confermo i bug di interfaccia, confermo i glitch, confermo i cali di frame, confermo i crash (anche se rarissimi).
Ma li ho trovati così sporadici che non distruggono l'esperienza di gioco come detto altrove.
Diciamo che essere fan della saga aiuta molto, ma ho cercato di fare una valutazione estranea alle parti.

In LEGO The Lord of the Rings si ripercorrono le vicende (Cinematografiche, beninteso) di Frodo e dell'Anello in chiave ironica e commediale, replicando fedelmente varie inquadrature e movimenti di macchina dei film.

Sessioni di gioco strutturate in livelli platform rigiocabili in Storia o Gioco Libero per recuperare tutti i collezionabili, distribuiti in una mappa liberamente esplorabile dalla Contea a Mordor. Alcune sezioni sono accessibili in base ai progressi fatti con i personaggi.
Le musiche sono le stesse meravigliose di Howard Shore, con marginali riempimenti esterni.
Ci sono anche personaggi sbloccabili che compaiono solo nel romanzo come Tom Bombadil e Radagast.

Alcuni segmenti platform nell'openworld non sono il massimo, le meccaniche che li gestiscono sono poco rifinite e a volte fanno incazzare. Mentre ho trovato buoni i livelli principali dove le abilità differenti di ogni personaggio (che richiamano quelle che hanno nella storia originale) la fanno da padrone.

Tutto sommato non mi è dispiaciuto affatto, ci ho passato delle piacevoli 50 ore, e poi è sempre bello ripercorrere ancora una volta tutto il viaggio della Compagnia dell'Anello. Almeno per me.
Posted January 31, 2022.
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7.1 hrs on record
The 39 Steps NON è una Visual Novel

Ne ho provata una di VN tempo fa, si chiamava The Letter. L'esperienza mi ha lasciato sconvolto.
TONNELLATE di testo ridicolo con un environment ripetitivo e characters dalle tinte cringe. Le scelte e i bivi di narrazione non erano all'altezza di quello che mi aspettavo dato che parliamo di prodotti totalmente narrativi.
Un vero e proprio click simulator che sembrava senza fine.

Avevo paura per The 39 Steps, ma gli ho dato una possibilità come la darò ad altre VN in futuro.
I ragazzi di The Story Mechanics ci introducono ad un genere nuovo denominato "Digital Adaptation" ossia l'adattamento interattivo di un'opera esterna, in questo caso il libro "I 39 scalini" di John Buchan.
L'opera segue di filo la storia come viene raccontata nel testo (pertanto nelle DA non ci sono scelte o finali alternativi), con una divisione in 16 brevi episodi. Tranquilli, non avrete da leggere tanto testo quanto ne porta il libro, non ce n'è bisogno dato che le immagini e l'audio fanno il grosso del lavoro.

C'è molta varietà di location e le arts non sono male, sono ben esplorate durante la narrazione e il "lettore" potrà interagire con vari oggetti di scena. Le gesture del mouse interagiscono quando servono azioni meccaniche come l'apertura di una porta o... l'accensione di una miccia ;)
Ho adorato come gli sviluppatori siano riusciti a mantenere lo stato di tranquillità e tensione che ogni scena suscitava, sia con l'audio che utilizzando accorgimenti grafici e di interfaccia.

Purtroppo credo che The 39 Steps sia unico nel suo genere. Non ho trovato altri adattamenti dello stesso tipo e se l'esperimento è fallito...peccato. D'altronde è un incastro troppo stretto tra l'avventura grafica e la Visual Novel, che forse non ha permesso di inquadrarlo bene nel panorama in cui voleva crescere. In poche parole non è stato capito, soprattutto essendo uscito in un periodo dove la Visual Experience era agli albori.

The Story Mechanics ci dimostra ancora una volta come gli Indie hanno le palle di esplorare terre sempre nuove dell'intrattenimento.



Posted December 19, 2021.
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13.1 hrs on record
E' meglio di The 7th Guest
AL CULO di chi dice il contrario.

In sintesi:
Le musiche sono riciclate dal precedente,
I puzzle sono riciclati dal precedente,
la grafica è leggermente più curata, ma l'interfaccia legnosa è rimasta tutta, in alcuni enigmi è difficile persino cliccare nel punto esatto.
Ma tutto è gestito meglio del precedente e la storia coinvolge di più.

Come tipico per l'epoca 3D-O, il racconto avviene per mezzo di filmati girati. Tipo come in Her Story ai giorni nostri, anche se lì era una sola inquadratura mentre qui abbiamo un vero mediometraggio. Mi è sempre piaciuta questa trovata.

Ah un'altra cosa, è il menù principale più idiota che abbia mai visto in tutti i giochi che ho potuto esplorare nella mia vita.

Perchè lo consiglio? O meglio a CHI lo consiglio?
..Leggetevi la bellissima recensione che ho scritto per The 7th Guest (vecchia versione)
Posted December 16, 2021. Last edited December 16, 2021.
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10.4 hrs on record
Amo i videogiochi, mi pace studiarli, nella tecnica e nel mercato, vedere come coinvolgono il mondo.
I tempi cambiano velocemente, e quando si è davanti al retrogaming le prese di misura cambiano su ogni aspetto.
Ho sempre detto che quando un gioco è ormai storia non lo si può "valutare". Specialmente se parliamo di uno dei titoli che insieme a MYST ha avuto un rilievo capitale nella diffusione del CD-ROM e che ha venduto milioni di copie. Ecco la cosa giusta sarebbe paragonarlo al suo cugino temporale MYST.

MYST è migliore.
Migliore nella storia, con la quale Robin e Rand Miller creeranno un vero e proprio universo narrativo che The 7th Guest può solo sognare. Migliore negli enigmi, integrati alla perfezione con l'ambiente circostante e dall'originalità indiscussa (In The 7th Guest si tratta di roba classica come scacchi, giochi coi numeri, tessere o intrugli tipo prato fiorito. Alla lunga ho sentito un po di ripetitività strutturale, e qualcuno senza la lingua italiana è quasi impossibile da risolvere vedi l'enigma delle fottute lattine!). Migliore nel sonoro con lo splendido score di Robin Miller. E migliore soprattutto nella fluidità! Un parimerito lo troviamo nell'aspetto grafico, dove entrambi erano nell'eccellenza. Addirittura in The 7th Guest la massiccia presenza di effetti grafici e animazioni ne sentenziavano dei requisiti minimi INSANI per l'epoca. Entrambi fanno uso dei filmati live action, anche se in MYST vengono meglio utilizzati. Riguardo all'interfaccia The 7th Guest sarebbe anche migliore se solo non fosse per i cursori adottati, che ho trovato personalmente fastidiosi. La presenza di un menù principale rende il tutto più accattivante (In MYST era assente, o meglio era una barra delle opzioni come nei giochi precedenti) ma anche lui è soggetto ad una legnosità bestiale che affligge tutto il gioco. Quest'ultimo aspetto credo sia dovuto alle piattaforme di destinazione, infatti il CD-i di Philips qui si sente di brutto.

In effetti Steam non ci chiede di valutare ma di consigliare, LO CONSIGLIO a chi desidera esplorare un periodo storico dove le avventure grafiche iniziavano a cambiare, quando i fondali prerenderizzati incominciavano ad entrare nelle nostre vite di giocatori.
Posted December 14, 2021.
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14.9 hrs on record
Come prima cosa:

Giocate PRIMA il precedente capitolo,
Altrimenti non capirete un c**zo della storia

Mi è sembrato molto meglio del primo, soprattutto per la narrazione.
La grafica è identica, e l'ambientazione è un omaggio al secondo capitolo della serie classica.
Se nel precedente ci si limitava a raccogliere oggetti e mescolarli, ora troviamo qualche enigma da risolvere e meccaniche di interazione più elaborate come la realizzazione di progetti di costruzione. Pi ha un'app per il monitoraggio delle quest da completare. C'è pure una mappa dove navigare "a piacere" con la propria zattera personale alla quale potete dare persino un nome. La mia l'ho chiamata "La Perla Bagnata".

Tutto sommato mi piace come sta proseguendo questa serie, vi consiglio entrambi i titoli.
Posted December 11, 2021. Last edited December 11, 2021.
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18.6 hrs on record
Larry torna, e fa anche critica sociale

In un mondo dominato da smartphone, Socials e creste socio-culturali, il nostro seduttore torna far scintille come solo un Laffer anni 80' sa fare. La storia è il seguito diretto del primo capitolo del 1987 (chi lo ha giocato capirà meglio la fase iniziale).

Sexy al punto giusto e ironico come nelle avventure classiche, con un pizzico di modernità.
Il restyling del personaggio mi è piaciuto molto. Lo stile grafico è molto simile a Deponia, anche se quest'ultimo ha avuto una migliore direzione artistica generale.
Le meccaniche sono le classiche del punta e clicca, che si fanno sempre ben apprezzare.
Una cosa che mi è dispiaciuta è aver sentito la mancanza dell'ormai classico Larry's Theme musicale, quasi per niente presente, anche se il tema del menù principale è un bel riarrangiamento.

In fin dei conti risulta un buon revival.
Posted December 8, 2021. Last edited December 8, 2021.
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13.7 hrs on record
Vale giocarlo anche solo per gli screen dei Loading con le ragazze sexy.
Le mini storie di ogni ragazza sono molto divertenti, soprattutto quando le vedi nude, le sculacci etc...

Poi arriva il gameplay veramente approssimativo...
Diciamo che non centra un C**** con i vecchi titoli. Non solo per il fatto che questo è il più zozzo, ma per le meccaniche differenti.

Principalmente consiste nell'affrontare dei mini giochi (molto classici) per abbordare le ragazze.
La poca chiarezza generale a volte crea confusione, e la mancanza di opzioni per i controlli peggiora la situazione. Mancano anche le opzioni grafiche. L'equilibrio generale lascia veramente a desiderare...

....ma hei

Tira di più un pelo di fi*a che un carro di buoi
Posted December 5, 2021.
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